Ateismo Applicato
Nel 1917 Vladimir Lenin prese il potere nell'Impero Russo, trasformando quella immensa nazione da un impero ortodosso in una nazione totalitaria e atea. Fin dai primi anni di governo, Lenin attuò una politica anti-libertà e anti-religione, sia cattolica, ortodossa o protestante. Nel mondo culturale italiano ed europeo non è ben chiara la responsabilità di Lenin nella persecuzione dei credenti e dei liberali nell'ex-impero russo, ben prima dell'ascesa di Stalin. L'Uomo d'Acciaio infatti non fece altro che continuare il percorso politico basato sul terrore di Lenin. I Gulag furono costruiti nel 1921, molti anni prima della presa al potere di Stalin.
La persecuzione religiosa si intensificò negli anni '30, con le famose purghe staliniane, purghe che si arrestarono solo il 22 Giugno 1941, con l'invasione delle forze Nazi-Fasciste. Dopo la dipartita di Stalin, avvenuta nel 1953, Nikita continuò il terrore verso i credenti ortodossi, cattolici e protestanti.
I danni dell'ateismo di stato non furono solo spirituali, ma anche economici. La povertà diffusa, la scarsa sanità pubblica e le folli spese aereospaziali portarono ad un crollo delle nascite e delle forze produttive. La popolazione dell'impero russo nel 1914 era di 172 milioni di abitanti, nel 2014 gli ex-paesi dell'impero non arrivavano a 240 milioni di abitanti. Il Brasile negli stessi anni passò da 20 milioni di abitanti a 200 milioni e l'India da 280 milioni a 1'300 milioni.
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